Limosano è un borgo in provincia di Campobasso. Nel XII secolo fu sede vescovile, l’antica cattedrale era la chiesa di Santa Maria Maggiore. Oggi, tre sono le chiese che rimangono: quelle di Santa Maria Maggiore, Santo Stefano (punto più alto del paese) e San Francesco d’Assisi (chiesa parrocchiale). Papa Francesco ha eretto in sede titolare l’antica diocesi di
Limosano, disponendone l’inserimento nell’elenco delle sedi titolari. Vescovo titolare è stato nominato
Henryk Mieczysław Jagodziński, dal 3 maggio 2020.
Il nucleo più antico sorge sulla parte centrale del colle tufaceo del centro storico, mentre quella più
recente tardorinascimentale si è sviluppata ai piedi del Palazzo Ducale. L’abitato di Limosano ha origini
medievali, costruito attorno a un castello fondato dai Longobardi, quando faceva parte del gastaldato di
Bojano, successivamente divenuto nel XIII secolo contado di Molise.

Chiese

Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore
La chiesa risale all’XI secolo, restaurata nel XV secolo dopo un terremoto, e nuovamente
pesantemente modificata nel Settecento. Di originale rimane la cripta sotterranea; la facciata è assai
semplice, caratterizzata da un portale sormontato da finestrone rettangolare.

Il portale presenta un architrave con scritta latina e la data di restauro della chiesa, nel 1755; la pianta dell’edificio è rettangolare
con navata unica, composta lateralmente da una serie di cappelle delimitate da archi a tutto sesto. La
campata vicino all’ingresso è formata da un ballatoio che conserva l’organo ligneo. La chiesa di Santa Maria Maggiore è stata recentemente elevata a sede vescovile. Titolare ne è Henryk Mieczysław Jagodziński, attualmente nunzio apostolico in Ghana.

Chiesa conventuale di San Francesco d’Assisi
Si trova in Piazza Vittorio Emanuele, alle porte del borgo antico. Risale al 1312, quando fu voluta dai
signori D’Angiò, poiché anche Limosano fosse provvista di un convento dei Francescani Cappuccini, che fosse
anche provvisto di un seminario di teologia per la formazione di presbiteri.

Il convento nel 1809 fu soppresso, riaperto nel 1821 e definitivamente chiuso nel 1868, quando la parte monasteriale divenne proprietà del comune.


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